Il manifesto di Torino Comics 2024 porta la firma di Claudio Castellini, artista di fama internazionale che ha saputo conquistare i fan del fumetto con le sue interpretazioni iconiche dei supereroi. Vanta collaborazioni di prestigio con la Marvel e la DC Comics, dove ha lasciato il segno con le sue opere su personaggi come Silver Surfer, Fantastic Four, Superman e molti altri.

 

"Quando l'organizzazione del Torino Comics mi contattò per ideare una immagine promozionale dovetti pensare ad un concept che rappresentasse l'idea tematica della manifestazione, il fantasy, ma al tempo stesso mi identificasse come autore. Il fantasy puro e classico non è tra i generi che nel corso della mia carriera hanno definito la mia produzione, essendo più noto prima per la fantascienza (Nathan Never) e poi per il genere supereroistico (Marvel e DC). Proposi allora un tema tecno-fantasy, dove l'elemento fantastico fosse presente ma non raffigurato nella sua accezione grafica più ortodossa; la contaminazione tecnologica lo avrebbe avvicinato maggiormente a stilemi più familiari e personali.

 

L'idea centrale è stata quella di rappresentare una figura tipica dell'immaginario fantasy medievale, il cavallo alato, con in groppa il proprio cavaliere a completare la composizione "gloriosa ed epica ".Perchè questo tema classico potesse essere rappresentativo del mio stile a livello autoriale, il tutto è interpretato in chiave più tecnologica per certi aspetti, come le ali metalliche oppure l'armatura del cavaliere, con led luminosi ad evidenziarne il tocco Sci-fi. La coppia protagonista dell'illustrazione doveva essere una mia creazione originale, evitando di ricordare od omaggiare personaggi già esistenti, e naturalmente simboleggiare in qualche modo la location dell'evento, Torino. La posizione imbizzarrita del cavallo non è causale, vuole infatti ricordare quella del toro emblema di Torino senza però cadere nel clichè esplicito di illustrare un vero toro, cosa che avrebbe anche richiamato alla mente il mondo del calcio. Il copricapo/bardatura metallica con due corna sulla testa del cavallo rafforza visivamente questa analogia.

Per completare il riferimento alla città, ho reso omaggio ad un altro dei simboli più importanti di Torino. La Mole Antonelliana, nel suo splendore architettonico, fa da sfondo in un contesto surreale; avvolta e circondata da nubi e spirali di nebbia/fumo che creano un alone fantasy, sospesa fuori dal suo continuum temporale.

 

La colorazione, infine, sostiene l'atmosfera onirica arricchendo l'immagine di una illuminazione ambientale che dipinge una aurora con tinte rosate/salmonate, con il sole nascente alle spalle della Mole che ne esalta l'effetto suggestivo ed evocativo. Le scelte cromatiche quindi non tendono nè al realistico nè vogliono richiamare le tipiche del fantasy medievale; i colori dominanti sono quelli più propriamente caratteristici del cyber punk, blue-violetto-magenta."

Claudio Castellini

Nato a Roma il 3 marzo 1966, Claudio Castellini è un veterano del fumetto internazionale. Esordisce con la Sergio Bonelli Editore disegnando Dylan Dog e subito dopo Nathan Never, personaggio di fantascienza di cui è stato il creatore grafico, realizzando il numero 1 e le copertine per oltre 50 numeri. Nel 1993 inizia la sua collaborazione alla Marvel con le copertine di Fantastic Four Unlimited e una graphic novel di Silver Surfer su testi di Ron Marz, "Dangerous Artifacts", opera che ottiene lo Yellow Kid, il principale premio del fumetto italiano. Fu la sua consacrazione definitiva: divenne il primo autore nostrano a lavorare dall'Italia per la Marvel USA, pioniere dell'"invasione" italiana che sarebbe avvenuta negli anni successivi. Continua con il crossover Marvel vs. DC, best seller dell'anno, e con numerose copertine e numeri delle principali icone del fumetto americano, come Spider-Man e Conan. Collabora anche con Dark Horse realizzando Predator: Demon's Gold, nominato per il prestigioso Eisner Award nel 1998, e una storia di Darth Vader intitolata "Extinction" per Star Wars Tales. Nel 2001 disegna "The Call" per Batman Black & White e nel 2003 torna alla Marvel per realizzare la miniserie Wolverine:The End di Paul Jenkins. In quegli anni diventa l'artista ufficiale delle copertine per la serie Batman: Gotham Knights ed illustra anche diverse altre per Superman/Batman e Countdown to Final Crisis. Per Wildstorm disegna le copertine di Thundercats e Robotech, ed il libro "The many worlds of Tesla Strong" di Alan Moore. Negli anni successivi prende la decisione di allontanarsi dal mondo dell'editoria e di occuparsi principalmente di quello del collezionismo, collaborando sporadicamente con Marvel e DC. Il suo ultimo lavoro per DC è "Man and Superman" scritto da Marv Wolfman, una storia che racconta la prima apparizione di Superman dal punto di vista del lato umano di un Clark Kent non ancora pronto a vestirne i panni. Questo volume raccoglie un grande consenso di critica e pubblico specializzati confermandosi da subito come un classico moderno. Negli ultimi anni ha realizzato la variant cover per JUSTICE LEAGUE #48 e quella per Silver Surfer: Rebirth #1, tornando ancora una volta sul suo personaggio preferito. Nel corso del 2023 Panini pianifica la ristampa della sua graphic novel di Silver Surfer del 93, conosciuta in Italia col titolo "Il buio oltre le stelle", mentre allo stesso tempo anche in Serbia la Darkwood si propone lo stesso. Castellini coglie l'opportunità per "rimasterizzare" la sua opus magnum: Il risultato è una edizione, sia italiana che serba, rinnovata e migliorata che sembra aver superato la prova del tempo raccogliendo un altro successo nella sua storia ormai trentennale.

 

Hanno scritto del suo messaggio artistico:

Castellini si è imposto nel panorama fumettistico mondiale grazie ad un linguaggio grafico potente ed evocativo che trae ispirazione dalla lezione dei grandi artisti del passato ma viene rielaborato attraverso un gusto personale che fonde le piu' moderne forme di visualizzazione grafica. Le sue tavole migliori sono un poderoso arazzo di immagini epiche di grande impatto dove gli elementi grafici danno vita ad un'ininterrotta ed iperbolica sequenza di esperienze visive. L'artista pone al centro della propria ricerca grafica la figura umana ed il messaggio del corpo, l'impeto anatomico come esaltazione della forza della vita e della meraviglia della creazione. L'anatomia che si esprime nei sui disegni manifesta una costante ricerca di tridimensionalità attraverso corpi protesi in posture estreme e raffigurati attraverso deformanti prospettive ed angoli di ripresa esasperati.