Nel panorama digitale contemporaneo, la figura del Social Media Manager non si limita alla pianificazione strategica dei contenuti, ma si estende sempre più verso competenze di community management, diventando un punto di riferimento fondamentale nella moderazione e nella cura degli spazi digitali. Allo stesso modo, il Community Manager rappresenta una naturale estensione del ruolo del social media strategist, agendo come presidio attivo contro l’hate speech, la disinformazione e i fenomeni di tossicità online.
Questi professionisti, spesso invisibili ma essenziali, contribuiscono in maniera decisiva a garantire ambienti digitali sicuri, inclusivi e rispettosi, tutelando non solo l’immagine dei brand e degli enti pubblici, ma anche la serenità delle community e dei content creator. Tuttavia, la mancanza di un riconoscimento ufficiale della professione comporta ancora oggi precarietà, scarsa tutela contrattuale e una generale mancanza di strumenti giuridici adeguati.
L’Associazione Nazionale Social Media Manager (ANSMM) lavora per dare dignità e visibilità a queste nuove figure, promuovendo formazione continua, supporto legale e l’elaborazione di un codice etico condiviso. Durante lo speech, approfondiremo il percorso avviato dall’ANSMM per il riconoscimento formale della professione, il protocollo siglato con SLC CGIL per integrare i professionisti digitali nel settore editoriale e il ruolo sempre più strategico del Community Manager nella gestione delle crisi comunicative e nella prevenzione dei conflitti digitali.
In un’epoca di crescente polarizzazione online, riconoscere e valorizzare chi ogni giorno presidia la qualità del dibattito pubblico è una sfida centrale per il futuro della comunicazione.
Intervengono
Marco Sicbaldi CTS Associazione Nazionale Social Media Manager
Riccardo Tirelli responsabile Associazione Nazionale Social Media Manager Piemonte
Domenica
13-04-2025 11.00 | 12.00
13-04-2025 11.00 | 12.00